14 apr 2007

PROFESSIONE MEDIATORE

La Mediazione Familiare è una professione per la quale è necessaria una formazione pluridisciplinare. I Mediatori Familiari posseggono competenze nel campo del diritto, della sociologia, della psicologia, delle scienze sociali.

La Mediazione Familiare è una professione non regolamentata dalla legge e la formazione dei Mediatori avviene ad opera di scuole che rispondono a criteri stabiliti da una Associazione Internazionale denominata “Forum Europeo per la Mediazione Familiare”.

Esistono in Italia anche Regioni che hanno varato il profilo di mediatore familiare ed assistiamo così alla compresenza sul mercato di operatori in possesso di qualifica di cui alla legge 21/12/78 n. 845 e successive modificazioni, nonché a operatori formati attraverso il canale puramente privatistico.

La quasi totalità dei Mediatori Familiari è laureata nelle discipline di riferimento (psicologia, giurisprudenza, scienze sociali, scienze dell’educazione, filosofia, sociologia) ed hanno seguito uno specifico corso di formazione pluridisciplinare.

Sono allo studio del Parlamento Italiano e della Commissione Europea misure di riforma delle professioni intellettuali che porteranno nei prossimi anni qualche regolamentazione (sia pure diversa da quella ordinistica) anche in questo settore. In particolare vi è la possibilità che le associazioni professionali di Mediazione Familiare vengano abilitate a rilasciare certificati di competenza.

Anche per gli operatori della Mediazione Familiare, qualora la riforma citata vada in porto, diventerà indispensabile sia il rispetto del codice deontologico della associazione di appartenenza, sia qualche forma, controllata da detta associazione, di aggiornamento permanente certificato.

Al momento, non essendovi norma di legge che regolamenti l’attività del Mediatore per esercitare la professione è sufficiente aprire una partita Iva, fatturare applicando l’Iva, seguire le norme fiscali e previdenziali previste per i liberi professionisti non iscritti ad Ordini e Collegi.

Qualora il Mediatore eserciti la propria attività essendo iscritto ad un Ordine (dei medici, degli psicologi, degli Assistenti Sociali, degli Avvocati etc..) secondo una interpretazione prudenziale dovrà ugualmente fatturare applicando l’iva (non rientrando la mediazione nelle attività sanitarie). Varierà invece la normativa previdenziale che avrà come riferimento la propria Cassa di appartenenza.

Rolando Ciofi


ciofi@mopi.it

1 commento:

Micheal Alexander ha detto...

Wow what a great blog, i really enjoyed reading this, good luck in your work. Psicologi sesto fiorentino